venerdì 26 luglio 2013

Buone maniere innanzitutto

Una buona abitudine appresa nella lontana Terra del Leone (ovvero Singapore) è quella di lasciare le scarpe fuori casa, così da evitare che la sporcizia calpestata in strada si porti fin dentro casa. La casa è un tempio, il tempo della famiglia; è quindi buona regola che tale luogo sia sempre pulito e ben tenuto, non tanto per un'imposizione sociale fine a se stessa, bensì per motivi pratici ed oggettivi legati all'igiene, soprattutto quando ci sono bambini.

Quando camminiamo per strada calpestiamo inesorabilmente microscopiche particelle, ma non per questo insignificanti o non pericolose, la cui origine è tutt'altro che pulita: parliamo di PM10, di polveri varie, feci e tantissime altre cose poco carine. Portarle in casa significa esporre la nostra intimità a tali inquinanti, con tutto il rischio che  ne deriva. Non dobbiamo dimenticare che a prescindere dai vari disinfettanti che usiamo, esistono tantissi tipi di batteri testardamente resistenti ad essi e quindi la possibilità che possano venire a contatto con noi è molto alta... meglio quindi lasciarli fuori dalla porta, no?

E tanto per farlo sapere a chi mi viene a trovare ho appeso questa bella targa sul portone. Indovinate un po'? c'è disegnato un bel glicine ;)


giovedì 26 luglio 2012

Piccole foglie crescono

Irresistibile al solo guardarla, quella fogliolina tenerella con il ricciolino in punta. Viene voglia di farle una carezza e di lasciarsi andare in balìa di un'augurata folata di vento.
E che per un momento ci porti via, lontano... lontano da qui. Un soffio di Zefiro che ci porti su di una nuvola e, come nei ricordi di bambina, che ci porti a spasso nel cielo limpido come faceva Heidi.


Per un attimo tutto questo può accadere, nel momento magico in cui il nostro dito sfiora una verde fogliolina.
E a volte accade anche di più...

Non so quanti di voi ne siano a conoscenza (suppongo molti pochi), ma esiste un'apparecchio semplicissimo - un convertitore di impulsi - che, se debitamente collegato alle radici di una piantina, può farci ascoltare il suono della stessa. Non è magia (bè quasi...) e non ci sono trucchi di sorta. Un vero e proprio strumento che traduce in suoni le vibrazioni vitali delle piante.
E la cosa assurdamente pazzesca è che la melodia riprodotta, non so è bellissima da ascoltare, ma addirittura cambia e diventa ancora più sublime nel momento in cui una persona tocca la piantina con delicatezza. Questa sì che è magia. La Magia della Natura.
Mi chiedo che tipo di melodia farebbe la mia piccola May.

Nel frattempo, mamma Wiss, ha già messo fuori i nuovi baccelli, ancora giovanissimi, morbidi e vellutati. Chissà che non nasca un fratellino il prossimo anno ;)



sabato 2 giugno 2012

Si cresce: May cambia casa (con primo debutto dei fan)

Lei cresce, di quella crescita inarrestabile e giocosa di cui solo i cuccioli sono capaci; e se anche vegetalmente è pur sempre una cucciola anche lei.
Piccolina, delicatissima, che sembra allungare le manine verso l'alto per tentare di toccare il sole e quell'azzurro altissimo e infinito in cui è immerso.

Cresce, inesorabilmente, come mio figlio... che dall'alto dei suoi 11 mesi sembra voler far sapere a tutti "Posso farcela!". Inarrestabile, anche lui cresce, scopre, sperimenta e si incuriosisce per ogni cosa.

E come per lui è giunto il momento di passare ad una taglia più grande di vestitini, anche per May è giunto il momento di cambiare casa. Il vecchio vasetto biodegradabile ha fatto il suo corso e non può più essere all'altezza del compito. Perciò eccola qui! la nuova casetta di May.



E via anche la paletta segna-fiori, poiché è ormai chiarissimo a tutti che si tratta di una Wisteria in miniatura.
I fan lo sanno e cominciano a farsi sentire anche loro, dai loro blog. Una eco che arriva nitida nelle intenzioni e nella forma. Dopo la segnalazione della volta scorsa da parte della blogger Near Miss, è arrivato anche il contributo di Camilla, floriterapeuta e grande appassionata di questa pianta.

Ecco il suo scritto, come una poesia eterea appare dalle pagine del suo blog:

"Profumo di Glicine nell'aria.
Improvvisamente nell'aria un profumo di glicine...
... il canale
... un ponticello...
e questi splendidi alberi che si specchiano nel canale.
Anche il più frettoloso passante non può non sostare per ammirare le sue fronde... e lasciarsi trasportare per un momento fugace da pensieri felici...
... su petali leggeri come farfalle violacee...
Se fossi un poeta od un pittore, userei la mia tavolozza di parole per descrivere tutto ciò!
... ma non lo sono...
... ho solo questa foto per raccontare l'emozione di un momento..."


Grazie Camilla. Grazie per questi versi che sembrano farci sentire tutto il profumo dei glicini in piena fioritura!



Uno sguardo alla crescita di May con nuove foglioline tenere che si spiegano verso l'alto.

Se anche voi volete fare parte del cast di questo Reality Grow® scrivetemi numerosi!



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lunedì 28 maggio 2012

Chi l'avrebbe mai detto?

E' quello che ho pensato giorni fa quando, controllando le visite a questo blog, ho notato che qualcuno parlava di noi (di me, Miss Wiss e May).

Prima ho sgranato gli occhi per capire se avevo visto male. Poi ho letto l'articolo per tre volte incredula. E alla fine era vero!

"Near Miss" è una blogger che racconta le sue avventure in giro per l'Australia. Oltre ad avere la mia comprensibilissima invidia per il luogo in cui vive, gode anche della mia gratitudine per il post che ha fatto su See D' Seed.

Devo dire che ha centrato il senso della cosa: "quel seme siamo noi". Inutile mangiarsi la vita a pensare alle cose serie come banche, auto e soldi, poiché è nell'infinitesimalmente piccolo che la nostra vita prende vita.
In un circolo virtuoso di ricerca interiore le nostre esistenze si rivalutano esponenzialmente, trovando il giusto equilibrio tra ciò che è veramente importante e ciò che è solamente necessario.
Necessaria è l'auto per portarci a lavoro; necessari sono i soldi per pagare le bollette; necessario è mangiare. E cos'è importante?

Bè... qui ognuno dovrà trovare la propria lista di valori, cercando di dentro di sé, ponendosi domande scomode e dandosi risposte difficili. Ma alla fine del viaggio sicuramente ci si sentirà più a proprio agio con la ritrovata sicurezza interiore.
E a quel punto fare soldi sarà un pensiero fra i tanti e non un'ossessione.

E mentre siamo qui a spremerci le meningi tra questi profondi pensieri, come dimenticarci di May?
No, no! non ci si dimentica proprio di lei :) Infondo è grazie a lei che questo viaggio ha avuto inizio e chissà dove ci porterà.
Intanto eccovi un paio di foto fresche fresche di giornata per farvi vedere come cresce bene!



Non trovate anche voi che sia semplicemente meravigliosa? Il miracolo della vita, della forza della Natura e di tutto ciò che non comprendiamo a fondo.





Credits: http://dallaustraliaconamore.blogspot.it/2012/05/un-germoglio.html

venerdì 25 maggio 2012

Sole e pioggia e sole...

Ieri pioveva a dirotto.
Quella pioggia incessante che batte per terra, sui muri, sul tetto, sulle foglie e sulle auto che corrono a casa dopo una giornata di lavoro. Da due giorni c'era un bellissimo sole, ma il vento non accennava a placarsi.
Vento e sole. E poi la pioggia torrenziale.

Dopo una nottata di acqua ho pensato che May ne avrebbe potuto risentire essendo ancora tanto giovane e così mi sono fiondata con l'ombrello in giardino e l'ho messa a riparo. Chiaramente mi sono infradiciata i piedi.

May sotto la pioggia battente!

Guardavo le sue tenerissime foglioline che stanno crescendo lentamente e d'improvviso mi è stato chiaro il grande equilibrio della Natura: la lenta delicatezza del germogliare e l'immane forza distruttrice degli agenti atmosferici. Infondo è una dualità che è sempre stata insita nel comprendere umano, basti pensare alle grandi divinità antiche portatrici di vita e di morte al contempo.

L'equilibrio. La bilancia cosmica...
E' in queste giornate senza fine che i pensieri si affollano nella mente, spesso portando alla luce oscure tematiche. Piove fuori e piove anche dentro la testa.

Mentre riparavo la piccola May sotto il portico, accanto ad altre piantine, mi chiedevo quanta gente si ferma a riflettere su queste cose. Probabilmente poca (vista anche l'affluenza a questo modesto angolo di web). La gente corre, scappa, fugge da ciò che richiede troppo sforzo mentale e riflessione. Perché se ti fermi a riflettere sulla bellezza di un petalo è la fine! Tutto rallenta, come in una scena di Constantine il mondo si blocca in un fermo immagine, tuto diventa chiaro... e la realtà fa paura.
In una piccolissima foglia di glicine c'è racchiuso tutto il DNA del mondo, degli uomini, del cosmo intero! Un libretto di istruzioni che ti spara in piena faccia la verità delle cose. Un attimo prima sei lì che cazzeggi al pc scrivendo il tuo blog e un attimo dopo sei rapita in un'altra dimensione. Il problema è che poi è difficile andarsene da quella dimensione fatta di reale realtà. Per un piccolo istante si vuole dimenticare il mondo folle che ci circonda e in cui noi stessi sguazziamo in un obliatico malaffare.
Ma poi...

Poi il peso degli impegni si fa sempre più forte, sempre più pesante, presente e ossessivo. Ci siamo costruiti un cordone ombelicare con il mondo-di-fuori che è impossibile da recidere. E così, a malincuore, lasciamo i fiori vivere le proprie esistenze, quasi dimenticandocene, e ritorniamo mogi mogi con un sospiro alla vita quotidiana.

Ma ogni volta che volete fare un viaggio all'interno di voi, basterà guardare una foto tipo questa e anche il sole tornerà a splendere ;)

Ecco come cresce May

giovedì 17 maggio 2012

Miss Wiss e sua figlia May: album di famiglia (e casting per far parte di SeeD'Seed)


Mamma Wisteria (che chiameremo affettuosamente Wiss), è una giovane pianta di glicine che vive nel mio giardino, appollaiata sulla cancellata che divide la zona abitata da quella pratosa*, dove stanno gli altri alberi.
Ho deciso di chiamare May il piccolo germoglio, fulcro di questo "reality grow"**, visto che ha deciso di nascere proprio all'inizio di maggio.

Ed ecco qualche foto dall'album di famiglia.

Qui c'è mamma Wiss nel pieno della fioritura.



In queste due foto: May (o uno dei suoi fratellini, chissà...) prima di cadere a terra per germogliare; e dopo essere stato trovato e impiantato in un vasetto da trapianto.



 Ed ecco come sta crescendo oggi.



Devo dire che sono molto soddisfatta. Non pensavo che ce l'avrebbe fatta... insomma non ho mai avuto il pollice verde, (bensì il "pollice verso") e mi sono sempre aspettata poco dai miei esperimenti giardinieristici. Perciò con May è stato vero un successo e una gran sorpresa!

Ieri la osservavo*** e mi interrogavo sulla questione della vita, ovvero il mistero della vegetazione, della meccanica genetica e del miracolo del nascere. Forse perché essendo mamma di un bimbo di pochi mesi, per me certi argomenti sono più forti e incantevoli di altri.
Anticamente i popoli del Mediterraneo celebravano l'aspetto vegetativo della Dea Madre con rituali misterici, appunto. Erano pochi gli iniziati che potevano assistervi e generalmente erano solo donne. Etruschi, Greci, Romani, ecc... si riunivano per adorare Cerere, Demetra, Gea, Maia (o la divinità corrispondente nel loro pantheon). In gallerie o templi sotterranei eseguivano rituali per ringraziare la Grande Madre per il miracolo della vita: umana, animale e vegetale.
Perché sottoterra? Bé semplice: è da lì che i semi spuntano, è lì che le piante affondano le radici... ed è proprio per questo concetto che sin dall'antichità seppelliamo i morti: perché gli si augurava, come ad un seme caduto, di rinascere in primavera.

Insomma... grandi pensieri, piccole piante. E viceversa.



P.s.: Casting!!!
Ho pensato che là fuori, dietro allo schermo del pc, siete in tanti e probabilmente alcuni di voi sanno tante cose sul glicine, oppure hanno belle foto, oppure sono semplicemente appassionati di concettual-giardinaggio. Bene, che ne dite di far parte di questo Truman Show?
Se sì, mandatemi una mail a: zeldaluna@email.it oppure commentate qui sotto e ditemi come potreste entrare nel cast.

Alla prossima puntata!



NOTE
* Ve l'avevo detto che mi piace inventare parole.
** Il copyright di questa parola è assolutamente mio :D
*** Avrete notato che il genere di May è passato dal maschile al femminile. Questo perchè mi riferisco al seme col genere maschile e alla pianta con quello femminile. Tutto chiaro?